Mercoledì 25 maggio ore 21.00 al Teatro Dehon via Libia 59 Bologna con lo spettacolo“Truffaldino servitore di due padroni”da Carlo Goldoni, testo e regia di Vittorio Possenti,

presentato dalla Compagnia teatrale Manolibera – una produzione del XIII Festival delle abilità differenti Cooperativa Nazareno – Laboratorio Manolibera, si chiude la sesta rassegna DIVERSE ABILITA’ IN SCENA, espressività, professionalità ed integrazione nel panorama teatrale a cura di Fulvio De Nigris per l’associazione Gli amici di Luca. Ingresso ad offerta libera (info.051342934).

La sesta edizione della rassegna, una finestra sul “teatro sociale”, si è posta l’obiettivo di fare incontrare i “direttamente coinvolti” con il pubblico indifferenziato, per verificare se poetiche differenti, che si esprimono attraverso il teatro, possano convivere in una stessa rassegna per scambiarsi diverse letture del proprio mondo interiore a prescindere da abilità o disabilità ma tenendo proprio conto delle “diverse abilità in scena”.

“L’esperimento va proseguito – dice Fulvio De Nigris direttore del Centro Studi per la ricerca sul Coma, Gli amici di Luca – cercando di approfondire e sviluppare le collaborazioni per forme di teatro che possono sicuramente coesistere, al di là delle differenze affrontate e delle abilità coinvolte, per cercare di far accettare questo mondo da un pubblico non solo formato da familiari, amici, persone coinvolte, ma anche dai non coinvolti, per riconoscere l valore sociale dell’impresa. Per l’ultimo appuntamento l’associazione Gli amici di Luca” è davvero lieta di avere uno degli esponenti più rappresentativi del teatro sociale, la coop Nazareno che con il Festival delle abilità differenti di Carpi rappresenta uno degli appuntamenti più importanti della scena non solo italiana”.

“Truffaldino servitore di due padroni “ è un testo che Goldoni scrive nel 1745 a Pisa, portato al successo dall’attore Antonio Sacchi, Truffaldino, l’anno dopo. Solo nel 1753 Goldoni scriverà per intero la sua commedia al momento di darla alle stampe.

“Nelle prove per questo allestimento – scrive l’autore e regista Vittorio Possenti - la Compagnia Manolibera ha fatto un percorso analogo a quello fatto dalla scrittura dell’Autore. Si è partiti da un canovaccio ricavato dal testo teatrale e, attraverso l’improvvisazione, si è arrivati ad una forte padronanza dell’intreccio, su cui si sono poi appoggiate le battute a memoria della riduzione teatrale. E si sono ricostruite le gag indicate nel testo in una partecipata scuola di comicità che ruota attorno al Servo sciocco e astuto nel medesimo tempo. La Compagnia, il cui nucleo esiste da 17 anni, prosegue il proprio percorso di un teatro di parola legato a testi classici, con un lavoro sull’attore complesso e stratificato, che coniuga in questo caso l’apprendimento della lezione goldoniana con capacità improvvisative. Anche lo studio a memoria di testi con qualità letteraria, che contengono interessanti invenzioni linguistiche, è considerato, pur nella sua difficoltà, un appuntamento atteso da ciascuno, con un chiaro coinvolgimento personale. Lo studio dei ruoli e delle loro varietà espressive diventa per gli interpreti una sfida creativa verso modalità di pensiero, di linguaggio e verso un modo di abitare il corpo del personaggio che sia preciso e originale”.