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"SENTO CHE CI SEI" IL LIBRO DI FULVIO DE NIGRIS PDF Stampa E-mail

 

 

"Sento che ci sei" di Fulvio De Nigris, Bur Rizzoli . L’esperienza del coma vissuta come rinascita, un dialogo silenzioso che si trasforma in un intenso richiamo alla vita. Il dolore e la malattia di una persona cara sono esperienze che possono portare chi le affronta a rimettere in discussione le proprie certezze, a cercare nuove forme di comunicazione e di relazione. La scheda realizzata da Paolo Pandolfi del Circolo di Lettura "GLI AMICI DI SOFIA

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Alcune presentazioni/recensioni

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Edito da Bur Rizzoli nella collana “I libri della speranza” diretta da Davide Rondoni, il libro punta al “risveglio dei non coinvolti”, come scrive nella prefazione Alessandro Bergonzoni, “dei sani cronici, dei fortunati dei bene-stanti, perché sono quelli che hanno gli organi dell’immedesimazione atrofizzati”. Ma il libro è un continuo dialogo con quanti hanno vissuto o stanno vivendo un’esperienza di coma, di relazione difficile con una persona cara, di sfida continua con la medicina e con la vita.Nel solco dell’esperienza vissuta personalmente da Fulvio De Nigris - che con Maria Vaccari mamma id Luca e presidente dell'associaizone Gli amici di Luca hanon dato vita alla Casa dei Risvelgi Luca de Nigris -“Sento che ci sei” vuole anche farsi momento di aiuto appellandosi alla risorsa che ognuno ha nel proprio intimo: se stesso. Per questo un’appendice importante è costituita dalle testimonianze di altri familiari che

Un libro che, come scrive nella postfazione Davide Rondoni “sta tutto in un soffio nella ricerca di Luca… un libro sospiro diviene casa, diviene vento”.

In “Sento che ci sei”, Fulvio De Nigris, fra i fondatori della Casa dei Risvegli Luca De Nigris” di Bologna, si mette a nudo e per la prima volta racconta la propria esperienza di padre alle prese con il coma e la morte di un figlio. “Ho sentito l’urgenza di raccontare quel periodo”, spiega l’autore, “e di fare un parallelo con quello che oggi vivono altri familiari”.

La vicenda di Luca De Nigris è ormai nota. A 15 anni, in seguito a un’operazione in teoria non pericolosa e che i medici giudicano “perfettamente riuscita”, entra in coma. Una gara di solidarietà fra i suoi amici (quelli che poi fonderanno l’associazione “Gli amici di Luca”) permette il trasferimento in una clinica austriaca, dove Luca dà i primi segnali di risveglio. Dopo il ritorno a Bologna, in famiglia, Luca muore improvvisamente. “Perdere un figlio è qualcosa di infinito”, scrive Fulvio De Nigris, che con molta sincerità racconta la propria battaglia ma anche gli errori, l’imbarazzo e i sensi di colpa che linevitabilmente l’accompagnano. Il percorso dal coma al risveglio, dalla perdita di Luca alla fondazione della Casa dei risvegli, diventano così una lunga “educazione al dolore”. Un’esperienza che in fondo, è la visione di De Nigris, fa parte della vita.

Dalla vicenda personale di De Nigris, oggi direttore del Centro studi per la ricerca sul coma “Gli amici di Luca” e membro dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, “Sento che ci sei” si allarga poi alle testimonianze di altri genitori. Il libro diventa così un affresco della vita quotidiana di molte famiglie, che da anni accudiscono i propri cari: una quotidianità che normalmente rimane invisibile. “Sento che ci sei” (Rizzoli, 8,90 euro) è stato presentato nel corso della tredicesima edizione della Giornata dei risvegli all’auditorium del Camplus Alma Mater di Bologna.
accudiscono un proprio caro, mettendo in atto giorno per giorno gli strumenti di una nuova comunicazione in un nuovo stile di vita, ripetendosi, come un mantra continuo: “Sento che ci sei!”.
 
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