Per chi, come me, è arrivato con il suo “COME” ad affrontare l’esperienza del “COMA”, e, a seguire, la riabilitazione per recuperare il più possibile delle proprie capacità, la motivazione principale è, probabilmente, riuscire a riconquistare le abilità e l’indipendenza di prima o, quantomeno, per la sottoscritta, è stato così.
Vi devo confessare, però, che, nonostante non possa che essere contenta dei miglioramenti fatti, la presenza della mia “Flavia ante aneurisma” è stata, a volte, una zavorra: le piccole/grandi conquiste che sono andata facendo rimanevano comunque “poca cosa” rispetto alla mia grande chimera.
Pur tuttavia, è altrettanto vero che nella normalità delle cose, si è abituati ad abbinare il concetto di guarigione alla pressoché immediata ripresa della cosiddetta normalità.
Le tante ore di riabilitazione mi hanno insegnato che ogni giornata vissuta è un’opportunità per arricchirmi e aiutarmi a creare il mio nuovo equilibrio.
Il mio nuovo equilibrio.
Storia di Flavia Tognoli