Dieci stanze in tutto, anzi dieci moduli in tutto, dieci pazienti. Dieci famiglie che vivono tutte sotto lo stesso grande tetto; questa è la Casa dei Risvegli Luca De Nigris.
Non potevo credere a quanto amore e quanta comprensione ci fossero tra tutti noi; familiari e non. C’erano sempre parole e abbracci di conforto quando c’era qualche difficoltà, così come non si perdeva mai occasione per farci una risata tutti insieme, per gioire di un miglioramento o per salutare festeggiando chi concludeva il suo percorso.
Nei nove mesi in cui mio fratello è stato ricoverato presso la Casa dei Risvegli ho conosciuto persone fantastiche, ho ascoltato e imparato le loro storie e di ognuno un pezzettino lo porterò sempre con me.
Subito dopo l’incidente i medici non davano speranze sulla sua guarigione, ma io invece ho sempre creduto che mio fratello fosse lì, doveva solo riprendere, con un po’ di pazienza, la sua vita in mano.
Grazie alla sua enorme forza di volontà e a tutti i componenti dello staff, Charly tornava sempre di più lasciando tutti senza parole e, anche se quando ci dimisero non è uscito da solo sulle sue gambe, eravamo felici per tutto il percorso fatto insieme.
Questa esperienza mi ha stravolto la vita ma mi ha fatto capire quale dono unico essa sia: la vita è meravigliosa, piena di ostacoli, di prove e anche di dolore, ma rimane sempre MERAVIGLIOSA!