A Carla Astolfi la Turrita d'argento |
UNA VITA PER IL TEATRO E LA SOLIDARIETA'
Oggi giovedì 3 marzo alle 15 presso l'Istituto Sant'Anna di via Pizzardi 30, il Sindaco Virginio Merola ha consegnato all'attrice Carla Astolfi la Turrita d'Argento. Nel corso della sua lunga attività ha ricevuto numerosi riconoscimenti e ha abbandonato le scene solo pochi anni fa: "Come ho detto io, quando ho lasciato il teatro – dice Carla Astolfi - è meglio dire: me ne vado, che sentirsi dire: vattene. Non si sa mai". “A Carla Astolfi, donna e attrice straordinaria, terza torre di Bologna – ha detto il sindaco Virginio Merola - va la Turrita d'Argento per la lunga carriera artistica, il contributo dato alla valorizzazione del patrimonio dialettale, la generosa partecipazione a tante iniziative di solidarietà, espressione delle migliori virtù di Bologna, con la gratitudine della Città e dell'Amministrazione comunale di Bologna”. Una bella festa molto partecipata dai suoi familiari, con il sindaco di Bologna c'era l'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo, la presidente del Quartiere S.Vitale Milena Naldi, fulvo De nigris per l'associazione Gli amici di Luca, numerosi amici ed artisti tra i quali Paolo Maria Veronica, Eraldo Turra, Guido Ferrarini direttore del Teatro Dehon, Francesco Bettelli della LDB Advertising produttrice degli spot che la resero famoso lo slogan “Soppa Vanda bevi come un cammello” e tanti altri. Carla Astolfi ancora una volta ha dimostrato la sua arguta bolognesità e la sua voglia di vivere. Questa la testimonianza di Fulvio De Nigris: “Una grande attrice, una grande personalità nel teatro dialettale bolognese, un pezzo della cultura di questa città che oggi la riconosce figlia e ambasciatrice con una “Turrita d'argento” che arriva: un riconoscimento del Comune di Bologna che corona quasi 80 anni di teatro. Perché lei si ricorda a 6 anni sul palcoscenico grazie al padre Dante Astolfi come lei dice “attore professionista ma per hobby”. Carla si avvicina al nostro progetto della Casa dei Risvegli Luca De Nigris nel 2000 grazie all'amico comune l'attore Gampiero Volpi suo compagno di tante rappresentazioni. Nasce subito una scintilla di passione e di solidarietà che ben presto diventa amicizia. Carla Astolfi è molto generosa, instancabile, e delle sue innumerevoli Befana interpretate (le edizioni sono 18 e lei avrà saltato le prime due) oltre all'immedesimazione con il personaggio, al magnetismo che ha nei confronti di bambini e adulti, alla simpatia e alla bravura negli spettacoli (“volete che reciti tutta questa roba qui?” diceva sempre davanti a copioni troppo fitti sopperendo poi con una geniale improvvisazione.),rimangono quei pezzi di vita vissuta fatti di camminate in carrozza, di pranzi e di chiacchierate, vere lezioni di vita. Ci ha sempre aiutato a far vivere la nostra manifestazione con Maurizio Cevenini che era sempre con noi ed insieme a lei a pedalare nella “Befana in bicicletta” e dopo a chiederci i il perché di quella scomparsa: “Maurizio, una persona stupenda - dice – che consideravo il mio quarto figlio assieme ad Elisabetta, Riccardo e...”. E Marina purtroppo scomparsa anni fa che diventa insieme a Luca quel figlio ingiustamente perduto, oggetto di riflessioni,di vicinanza, di saggezza. La saggezza condita da battute, aneddoti che sono immutati anche oggi quando l'andiamo a trovare, scherziamo con lei e la vediamo combattiva e non mollare su nulla. Come quando per il mal di schiena che l'affligge vorrebbero convincerla a mettere il busto:”Mettermi quello scafandro lì? Piuttosto mi tengo il dolore”. E sorride, con un sorriso smagliante...
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